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Hell's Kitchen: evento Termozeta

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La scorsa settimana sono stata invitata all’anteprima di lancio della nuova linea di piccoli elettrodomestici lanciata da Termozeta, brand noto a tutti per la presenza del prodotto nella grande distribuzione e per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

La nuova linea, Hell’s kitchen, si contraddistingue per l’aspetto più curato e ricercato, l’estetica del prodotto ha veramente una marcia in più, fiammante come il nome che la contraddistingue! Rigorosamente di colore nero fa bella mostra sul piano di lavoro di ogni cucina.

La location scelta è davvero unica nel cuore di Brera, splendida zona del centro milanese all’interno di Palazzo Cusani, un palazzo seicentesco adibito a gendarmeria fino al 2004 oggi sede di rappresentanza della NATO. Soffitti ampi, un cortile meraviglioso. Davvero un posto splendido. Il clima già primaverile ha reso questa passeggiata molto piacevole.



La linea include tutto il necessario per impastare, tritare, frullare, centrifugare, grigliare, pesare, flambare, friggere, cucinare a vapore e preparare una buona colazione. La grossa novità sono i prodotti innovativi che l’azienda ha lanciato:







la planetaria, Stand Mixer è il robot da cucina della gamma Hell’s Kitchen. Con 5 velocità regolabili, una potenza di 800 W è dotato di una ciotola in acciaio della capacità di 3,6 l lavabile in lavastoviglie, Stand Mixer consente di impastare, montare e preparare le basi per numerose ricette. La macchina è dotata di tappo versatore e di gancio per impasti pesanti come quello per la pizza e le torte, gancio per impasti morbidi come ad esempio la pastafrolla e infine una frusta, adatta sia a montare le uova sia a impastare basi leggere come quelle per le creme.







La griglia, Ceramic grill, un prodotto dal design essenziale e raffinato è caratterizzato da una superficie di cottura extralarge (38,5 x 28,5 cm) in vetroceramica racchiuso da una struttura in acciaio inossidabile. Perfetta per la cottura di pesce, carne e verdure, può essere utilizzata in casa così come sul terrazzo o in giardino, proteggendo gli ambienti dagli schizzi della cottura con il pratico paraspruzzi pieghevole in dotazione. L’elegante spatola poi, consente di maneggiare con facilità i cibi e può essere impiegata per la pulizia della griglia stessa. I grassi della cottura vengono invece raccolti nella pratica vaschetta removibile, evitando che colino dal piano. Ceramic Grill consente di raggiungere rapidamente temperature dai 60° C a 250 ° C grazie alla manopola esterna di regolazione. La spia luminosa, segnala la presenza della corrente.

Avendolo visto dal vivo devo dire che è l’ideale per le famiglie numerose, lo spazio su cui cucinare è molto ampio e senza doversi alzare più volte con un unico giro si ha pronto un secondo con le verdure per quattro persone ma anche di più! L’intera superfice è utilizzabile.

Ricordo le vecchie bistecchiere elettriche quando ero bambina che si utilizzavano sul balcone con la spira sotto che diventa rosso fuoco, lo spazio era davvero poco e anche solo per gli spiedini ci si impiegava tantissimo tempo, ce ne stavano 4 o 5 :O



Ora vi parlo di quello che secondo me è il meglio..







Unika, la pentola multifunzione programmabile in anticipo di ben 8 ore! Caratterizzata da cinque programmi di cottura preimpostati Unika è in grado di cucinare a pressione, a vapore, riscaldare i cibi, cucinarli lentamente, dorarli o soffriggerli prima della cottura. Una macchina di nuova generazione da utilizzare nella quotidiana preparazione di risotti, zuppe, stufati, carni, pesce e verdure riducendo tempi di cottura e condimenti. La sua capacità di contenere i succhi dei cibi permette infatti di cucinare senza aggiunta di grassi ed esaltare il sapore naturale degli ingredienti. La funzione di programmazione della cottura consente inoltre di far partire Unika fino a 8 ore dopo, per una gestione ottimale dei tempi di preparazione, ma in totale sicurezza grazie a pareti esterne fredde, coperchio autobloccante con chiusura di sicurezza e valvola di rilascio vapore a doppia posizione. Con una capacità di 3,8 l, il contenitore antiaderente è completamente removibile e semplice da lavare. Minimo consumo di energia e dispersione termica, fanno di Unika una soluzione interessante anche nell’ottica del risparmio energetico.



Devo dire che quest’ultimo prodotto mi ha parecchio incuriosito, il fatto di essere programmabile è secondo il mio punto di vista ciò che fa la differenza. Io amo cucinare ma non sono solo una casalinga, lavoro fuori casa e ho due bimbi da gestire. Spesso la sera è difficile cucinare qualcosa che non sia veloce, devono essere tutti tranquilli e bisogna essere in casa da un po’ di tempo, ora la vedo ancora più dura con l’avvicinarsi della bella stagione! Potendo mettere tutto in pentola prima ed arrivare a casa con qualcosa di pronto mi sembra un miraggio :D



Completano il brand la friggitrice, il tritatutto, l’estrattore di succo, il frullatore, il bollitore, il cappuccinatore, lo spremiagrumi e l’accessorio per il flambè. Non poteva mancare la bilancia digitale.



Foto cartella stampa







Tutti questi favolosi elettrodomestici saranno in commercio dalla fine del mese nei negozi di elettrodomestici, grandi catene di distribuzione ed anche on line. I prezzi sono molto accattivanti e oltre che per me stessa farò un pensierino su qualche articolo per fare dei regali. Belli, di qualità e decisamente concorrenziali.


Pan bauletto, pane in cassetta bianco e semintegrale al sesamo

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Il pane per quanto mi riguarda è sempre ottimo, per un break, per pranzo ma anche per colazione. Spesso i bimbi lo chiedono da spizzicare e quello in cassetta è ottimo e pratico. Preferisco prepararlo io quando riesco, lo congelo anche tagliato a fette.

Le versioni proposte sono due: bianco /  farina integrale e semi di sesamo.


Pane semintegrale ai semi di sesamo:

200 g di farina di manitoba
300 g di farina integrale
100 g di semi di sesamo
150 ml di latte fresco
100 ml di acqua
40 ml di olio di mais oppure di oliva dal sapore delicato
1/2 cubetto di lievito di birra fresca ( o lievito madre disidratato in proporzione indicata in confezione)
1 cucchiaio di miele di tiglio
2 cucchiaini di sale fino



Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido.  Mischiare le due farine e i semini di sesamo, aggiungere il latte con il lievito disciolto, l'acqua, l'olio ed il cucchiaio di miele. Da ultimo aggiungere il sale fino.

Quando l'impasto è liscio e sodo coprire con un canovaccio e lasciar lievitare fino al raddoppio. A questo punto prendere l’impasto e stenderlo della larghezza dello stampo, arrotolarlo su se stesso e posizionarlo nello stampo con la piega nella parte bassa dello stampo; spennellare con il latte e lasciar lievitare nuovamente fino al bordo dello stampo circa. Consiglio l’utilizzo della carta forno.






Ho cotto entrambi i pani sullo stesso ripiano del forno inserendo una ciotolina di acqua. 180°C per circa 40 minuti, ho verificato la cottura con uno stecchino.

Lasciare raffreddare e togliere dallo stampo, lasciandolo nello stampo si crea molta umidità sul fondo. 

Pane bianco


500 g di farina di manitoba
150 ml di latte fresco
100 ml di acqua
40 ml di olio di mais oppure di oliva dal sapore delicato
1/2 cubetto di lievito di birra fresca ( o lievito madre disidratato in proporzione indicata in confezione)
1 cucchiaio di miele di tiglio
2 cucchiaini di sale fino




Il pane può essere conservato per alcuni giorni avvolto in un canovaccio. Io preferisco tagliarlo a fette e metterlo in freezer, scongelandolo naturalmente (no microonde) rimane morbido come appena fatto. Sono solita scaldarlo in padella calda  per pochi secondi su entrambi i lati.


Perfetto per i sandwich, toast,  e con la confettura o miele per la colazione.


* Miele di tiglio Rigoni di Asiago

Torta al pistacchio e latte condensato

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Qui si va controcorrente..  in tutti questi anni di blog niente zeppole di  S. Giuseppe, non oggi almeno perché il menù di oggi per festeggiare il papà di zolletta e granellino prevede le lasagne ed un dolcetto  facile preparato proprio da Alice, mi metto da parte e lascio fare a lei! Il  mio aiuto è  consistito nel pesare gli ingredienti e dare qualche giro di cucchiaio in supporto!

La ricetta molto semplice prevede pochi ingredienti:

3 uova
75 g di zucchero
150 g di farina
75 g di latte condensato
75 g di olio di mais
80 g di granella di pistacchio di Bronte Igp
1 cucchiaino di lievito per dolci


Battere le uova con lo zuccherro, aggiungere la farina setacciata, il latte condensato e l'olio di mais. Aggiungere il lievito in polvere  ed infine la granella di pistacchio.

Cuocere in forno caldo  a 180°C per circa 20/25 minuti.

Note: anzichè l'olio di mais e il latte condensato  si può utilizzare il burro  aumentando le dosi di zucchero a 125/150 g , stessa quantità di burro e all'occorrenza un goccio di latte fresco per  regolare la consistenza dell'impasto.

Dosi per uno stampo rotondo da 18/20 cm



Auguri papà  

e

S. Giuseppe

Giornate FAI: Cascina Ganassina e Museo storico SAME, Treviglio (Bergamo)

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Non pubblico mai di sabato ma non potevo non condividere con voi questa bella esperienza adatta anche ai bambini dandovi la possibilità di parteciparvi domani, domenica 22 marzo.

Anche quest'anno il FAI, Fondo Ambiente Italiano ha aperto i suoi siti gratuitamente al turismo italiano, alcuni di questi luoghi non sono poi visitabili in altre occasioni.

Poco lontano da casa, con i nostri bimbi ed una coppia amica che ha anch'essa dei bimbi  abbiamo deciso di passare una giornata diversa in cui fare un mix tra cultura e divertimento. Visto l'età dei nostri bimbi che spazia dai 19 mesi ai 4 anni ci voleva qualcosa di interessante anche per loro.

Il nostro pomeriggio è cominciato con la visita al museo storico della Same, antica fabbrica che produce trattori.

Da subito l'organizzazione ci è parsa ottima, un grande parcheggio  appositamente aperto gratuitamente, l'ingresso attraverso un pratico e sicuro sottopassaggio che ha evitato l'attraversamento di una strada molto trafficata, l'accoglienza dei volontari al sito che ha regalato ai bimbi dei palloncini e delle spillette, l'organizzazione di una visita guidata all'interno del museo da personale competente che ci ha raccontato la storia dell'azienda e dei trattori.

Oltre ai pezzi storici ci sono esposti mezzi di nuova generazione su cui abbiamo potuto far salire i bimbi.. non  trovo le parole per descrivere il loro entusiasmo ed emozione.




Al termine della  visita al museo visto che il tempo, non proprio da primo giorno di primavera, resisteva siamo saliti sull'autobus, messo a disposizione gratuitamente dal comune, per dirigerci alla cascina Ganassina dove ci attendevano  gli apprendisti ciceroni dell'Istituto Tecnico Agrario "Cantoni", ragazzi davvero preparati con una gran voglia di raccontare la storia del luogo, la vita degli animali allevati e tutte le loro conoscenze apprese a scuola. 

La cascina Ganassina è a disposizione dell'Istituto scolastico per avvicinare i ragazzi al mondo rurale. Sono presenti mucche, capre, pecore, una cavalla e arnie di api.

Vi lascio il riferimento delle giornate  FAI:  http://giornatefai.it/home e del museo storico   http://www.archiviostoricosamedeutz-fahr.com/


INVITO COLORO CHE PARTECIPANO A LASCIARE UN CONTRIBUTO VOLONTARIO NEGLI APPOSITI BOX,  LUOGHI E PERSONE  SONO A "DISPOSIZIONE" PER QUESTI DUE GIORNI, TANTI VOLONTARI E IL NOSTRO PAESE CHE HA SENZ'ALTRO BISOGNO DI UN AIUTO PER LA SALVAGUARDIA E TUTELA DEI NOSTRI BENI. TANTE PICCOLE GOCCE POSSONO FARE LA DIFFERENZA.

Mi ha lasciato un po' di amarezza vedere persone che non lasciavano neanche una piccola moneta.. 

Buona domenica!

Carbonara di zucchine con Raspadura

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Quest’oggi un primo piatto che mi ha davvero stupito, ne avevo sentito parlare da tanti ma in tutta onestà  non lo avevo mai cucinato optando sempre per la versione classica.

Ingredienti ¾ porzioni:

240 g spaghetti
3 zucchine piccole
1 uovo + 1 tuorlo
Formaggio Grana (quantità a discrezione secondo i propri gusti)
Raspadura di Lodi
Sale
Pepe
Olio evo


Dopo aver lavato le zucchine ho ricavato dei  lunghi riccioli con l’apposito strumento ( in alternativa si possono tagliare a julienne, eviterei senz’altro di grattugiarle) che ho atto saltare in padella un paio di minuti con un cucchiaio di olio evo.

In una ciotola ho sbattuto leggermente l’uovo, il tuorlo con il formaggio grana grattugiato e regolato con sale e pepe.

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolare al dente  e versare nella padella con le zucchine, versare le uova e mescolare. Il fuoco dovrebbe rimane spente ma per rapprendere leggermente le uova si può accendere al minimo.


Impiattare e decorare con la Raspadura di Lodi.

Carne Scozzese IGP

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Nello splendido scenario di Spoon Space, a Turate ha avuto luogo l’evento sulla carne scozzese: marchio IGP, indicazione geografica protetta , e marchio di qualità, Quality meeet of Scotland.

Lo chef Spirni  ha cucinato per noi  il manzo scozzese in tre varianti, il taglio tomahawak sul braciere, lo stracotto al cioccolato e un arrosto al forno, il  tutto accompagnato da squisite verdure: carciofi, patate e vignarola laziale.


I principali prodotti esportati nel nostro paese sono l’agnello ed il manzo. Proprio a quest’ultimo era dedicato l’evento. I tagli maggiormente commercializzati sono il filetto, il roast beef, la copertina  e il tomahawak.  Questa carne è reperibile per il consumo individuale nei punti vendita Bennet e per la grossa distribuzione o per chi ha partita iva nella catena Metro. La carne arriva da noi già disossata e sottovuoto per preservarne al meglio la qualità e le proprietà organolettiche.




Dopo una breve presentazione ci siamo dedicati alla degustazione dei tagli. Le foto parlano da sole.. una carne delicata ma allo stesso tempo ricca di carattere, tenera  e squisita. Un prodotto davvero di qualità che merita di essere assaggiato.





A mio parere è fondamentale che la carne sia del giusto taglio e cotta nel modo corretto poiché una cottura sbagliata ne pregiudica il gusto ed il sapore. Noi la consumiamo preferibilmente d’estate cotta al barbecue, d’inverno qualche arrosto o hamburger  che prediligo far macinare dopo aver scelto il pezzo.


La “prova della verità (gusto e qualità)” la fa sempre mia figlia.. se è buona la mangia altrimenti sposta il piattino :O


Una splendida serata



Iginio Massari: Cam-on-eat

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Con due amiche bloggalline siamo partite alla volta della Valle Camonica, direzione Breno, per assistere allo show cooking del grande maestro Iginio Massari.

La giornata è iniziata con qualche piccola peripezia ma superati i primi intoppi è stata un’esperienza davvero interessante. Il Maestro è una persona davvero simpatica, ha dato un sacco di consigli e molte indicazioni sugli ingredienti, percentuali e grammature. Si è sempre dedicato alla ricerca e le sue competenze sono davvero eccellenti.



Massari con l'Assessore Ferrarini



Il pomeriggio  facente parte del progetto cam-on-eat è volto a  valorizzare il territorio , già noto al turismo per la presenza delle incisioni rupestri dei graffiti camuni, anche sotto il profilo gastronomico.







Le ricette presentate ricalcano le antiche tradizioni locali ma sono state rivisitate dal Maestro al fine di innovarle ed adeguarle ai nostri tempi.
Cinque chef locali hanno cucinato il  seguente menù che abbiamo degustato nella graziosa sala dell’Accademia Arte e Vita messa a disposizione delle suore; ottimi vini i.g.t.  offerti  dal Consorzio della valle hanno accompagnato il tutto.




Bosolà al miele di Valle Camonica con erbe locali accompagnato da una squisita cremina






Spongada della Valle Camonica  con una crema leggermente alcolica





Risotto al Silter con funghi trifolati al timo






Bruelade con castagne




Biscotti con farina di schelt



Eccomi con il maestro!






Al termine della serata ci hanno salutato lasciandoci in dono una bambolina preparata con lo stesso impasto della spongada.  È stata davvero una bella esperienza.


Colomba Pasquale con lievito di birra. Tanti auguri

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Mancano pochi giorni a Pasqua, per chi non ha la pasta madre è impossibile realizzarla per tempo perciò vi propongo questa ricetta con il lievito di birra. La ricetta di Viva la focaccia è stata leggermente modificata riducendo i canditi, modificando gli aromi  e la farcitura.
 La ricetta, abbastanza laboriosa richiede la preparazione in 4 tempi  formando da prima la biga ed aggiungendo nei tre passaggi successivi i vari ingredienti avendo cura di far lievitare l’impasto tra le varie fasi. Con queste dosi si ottiene una colomba adatta per lo stampo da 1kg o due da 500 g, alternativamente si possono usare i singoli stampini che hanno una pezzatura da 100 g ciascuno. Primo Impasto:
40 g Farina Manitoba (w350)
40 g latte
20 g lievito di birra

Secondo impasto:
Il primo Impasto
100 g Farina Manitoba (w350)
130 g Acqua tiepida


Terzo impasto:
Il secondo impasto
100 g Farina Manitoba (w350)
20 g burro
20 g zucchero


Quarto impasto:
210 g Farina Manitoba (w350)
120 g uova (circa 2)
80 g burro
75g di scorza di arancio
120 g zucchero
5 g sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 fialetta di aroma di limone


Glassa:
23 g Mandorle  tritate
75 g Zucchero Semolato
30 g Albume


Farcitura Colomba Pasquale:
15-20 mandorle pelate
Granella di zucchero
 
Sciogliere il lievito nel latte tiepido ed aggiungere 40 g di farina, Impastare per pochi minuti con un cucchiaio. Coprire e lasciate lievitare per 20 minuti in un luogo tiepido (per esempio nel forno spento con la luce)


Fase 2
Sciogliere il primo impasto in 130g di acqua tiepida, aggiungere 100 g di farina impastando sempre a mano. Coprire e far lievitare per 40 minuti.


Fase 3
Usando l’impastatrice, aggiungere 20 g di zucchero al secondo impasto, successivamente a poco a poco 100 g di farina. Quando la farina e lo zucchero sono assorbiti, aggiungere sempre poco alla volta 20 g di burro a pezzettini a temperatura ambiente
Impastate fino a quando l’impasto incorda bene e la pasta si stacca dalla ciotola. Coprire e fare lievitare per 60 minuti


Fase 4
Aggiungere 120g di zucchero al terzo impasto, impastare ed aggiungere 210g di farina. Aggiungere le uova una alla volta, il sale e gli aromi
Impastate fino a che le uova non sono state assorbite. Non andate nel panico se l’impasto sembra un disastro durante questa fase. Pian pianino si incorderà’ e assorbirà’ il liquido delle uova. A questo punto aggiungere poco alla volta 80g di burro a pezzettini a temperatura ambiente.
Impastate fino a che la pasta si stacca dalla ciotola e risulta molto raffinata ed elastica. L’impasto fino a questo punto dovrebbe richiedere circa 40 minuti). Aggiungere i canditi
Impastate per 2-3 minuti a bassa velocità’ per evitare che i canditi di disfino nell’impasto. Coprire e lasciar lievitare fino a che l’impasto non raddoppia di volume (dai 75 ai 120 minuti) a seconda della temperatura.


Formatura Colomba Pasquale
Rovesciate la pasta sul tavolo di lavoro e schiacciatela per sgonfiarla, Dividerte la pasta in tre pezzi. Il primo un po’ più’ grosso della meta’ (il corpo) poi dividete la parte restante in due parti uguali (le ali).
Piegate il corpo della colomba su se stessa due volte, cercate di fare la pancia della colomba più’ grossa della cosa e della testa; fate lo stesso per le ali. 
Disponete il tutto in uno stampo da colomba da 1 Kg.
 
Mettete a lievitare in un luogo al riparo dagli spifferi.
Io la faccio lievitare nel forno spento con la luce accesa ed un pentolino di acqua bollente per tenere l’ambiente umido ed evitare che si formi la crosta
 
Lasciate lievitare per circa 60 minuti (dovrebbe quasi raddoppiare di nuovo).


Preparazione Glassa Colomba Pasquale
Tritate le mandorle con lo zucchero fino ad ottenere una polvere senza grumi. Aggiungete l’albume e montate il tutto

La glassa deve risultare piuttosto cremosa. Se e’ troppo liquida, aggiungete un po’ di zucchero
Usando un pennello in silicone spalmare la glassa su tutta la superficie della colomba. Disporre le mandorle e la granella di zucchero.







Cuocere a 170°C per circa 45/ 50 minuti.
Far raffreddare a testa in giù e prima di servire spolverizzare con lo zucchero al velo.






Una serena Pasqua a tutti voi


Piada integrale, tomini e zucchine grigliate

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Un piatto veloce, completo che richiede poco tempo… pochi giorni di vacanza e poca la voglia di tornare alla quotidianità.. il lavoro, la casa, la scuola.. ancora voglia di crogiolarsi nel letto, di non prendere impegni e di stare solo fuori all'aria aperta, i fiori che sbocciano, le prime gemme sugli alberi da frutto, voglia di sognare..

Un paio di zucchine lavate, private della parte iniziale e finale, tagliate a fette sottili con il pelapatate. La bistecchiera ben calda e leggermente oliata. Pochi secondi su entrambi i lati.

I tomini cotti sulla medesima bistecchiera  un paio di minuti per sprigionare l’aroma e far sciogliere il formaggio all'interno.

Ad accompagnare il tutto della piadina integrale, avevo in casa la miscela integrale  “In forno subito” per torte salate e piadine  (farina di grano tenero tipo "0", farina di frumento integrale, crusca d'avena, fibra d'avena, fecola di patate, sale, lievito secco) a cui ho aggiunto 150 ml di acqua e 60 ml di olio evo.

Ho impastato a mano, lasciato riposare una decina di minuti e diviso l’impasto in cinque palline. Le ho coperte e lasciate lievitare per circa quaranta minuti (in confezione ne indicano necessari soltanto dieci). Ho steso con il mattarello e fatto cuocere su una padella antiaderente molto calda per alcuni minuti su entrambi i lati. Ad occhio si capisce quando è cotta, si gonfia in alcuni punti e brunisce.


Il gusto di questo piatto è dato dal mix di sapori che vanno gustati caldi, consiglio la preparazione delle zucchine e delle piade in anticipo. Queste ultime si posso riscaldare pochi secondi prima di servirle; il tomino va consumato appena tolto dal fuoco.

Madeleines agli agrumi

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Era veramente un sacco di tempo che volevo fare questi dolcetti ma tra una cosa e l’altra ho sempre rimandato.. complice una splendida foto in copertina sul nuovo giornale di cucina edito dal mio supermercato e distribuito gratuitamente ho cercato il mio stampo e mi sono messa all'opera.

La lungimiranza mi ha fatto dimezzare le dosi, lo stampo accoglie 9 madeleines ed ho infornato 3 volte.

Ingredienti per circa 27 pezzi:

90 g farina 00
70 g zucchero 
2 uova
75 g burro
1/2 cucchiaino lievito in polvere
scorza di limone
scorza di arancia
pizzico di sale


Battere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungere la farina setacciata insieme al lievito e le scorze di agrumi.

Far fondere il burro a bagnomaria, lasciarlo intiepidire ed aggiungerlo a filo al composto continuando a montare.

Lasciar riposare la pastella in frigorifero per almeno un’ora.

Imburrare leggermente lo stampo, disporre un cucchiaio di impasto in ogni incavo (i 2/3 circa) ed infornare per circa 10 minuti a 180°C.

Dovendo fare più infornate con il medesimo stampo ho messo i dolcetti in freezer per uno/due minuti circa, si sono subito raffreddati ed ho potuto sfornarli immediatamente. Lavato lo stampo e via di nuovo per un’altra volta! Stesso procedimento per la terza volta!







Le ho leggermente spolverizzate con lo zucchero al velo. Pentita di non averle fatte prima. Si conservano in un contenitore ermetico, anche i bimbi le adorano. Rimangono morbide e leggermente spugnose.

Stampo Pavonidea

Realtea e Realcafè

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Prima di Pasqua ho partecipato all’evento organizzato da Realtea /Realcafè presso l’istituto alberghiero di Cinisello Balsamo, un’occasione speciale dove ho incontrato tante amiche bloggalline  e scoperto questi nuovi prodotti.





Del caffè verde si sente parlare già da tempo, lo si trova in tante preparazioni erboristiche e parafarmaceutiche per le note proprietà. Io ne avevo sentito parlare ma non conoscevo nello specifico i singoli aspetti che riassumo sinteticamente:


contiene metil-xantine, molecole naturali che favoriscono l'assorbimento del grasso corporeo,

è ricco di anti ossidanti,

migliora la capacità di attenzione  grazie alla caffeina contenuta,

il ph è meno acido rispetto al caffè tradizionale,

aiuta a tenere sotto controllo la glicemia,

ha poteri anti infiammatori,

è biologico,

non contiene acrilammide,

è un ottimo drenante.


Protagonisti oltre al caffè verde anche i tea e l’infuso della buona notte,  essenze in foglie  e fiori raccolte in bustine piramidali, anche la confezione è molto bella e curata. Il tea è disponibile in diversi  gusti:





Dopo la presentazione e degustazione ci ha atteso un ricco spuntino preparato dal Maestro pasticcere Angelo Principe e dagli allievi dell’istituto: focacce calde,  croissant ripieni di salumi, pan brioche, dolcetti con albicocche, mandorle e cioccolato.. una meraviglia!





La giornata non è finita qui, il maestro Andrea Principe ha tenuto un corso sui lievitati dolci, la colomba pasquale, panini con gocce di cioccolato ed albicocche e croissant.






Noi tutte poi ci siamo sbizzarrite realizzando una ricetta dolce con il te, io e Antonella abbiamo preparato questa torta con un'infusione di te nell'impasto e alcuni fiori tritati. Il tutto accompagnato da una crema di yogurt, zucchero al velo e mascarpone con l'aggiunta di qualche lampone.




Davvero una splendida giornata :D

Felice week end

Quiche agli asparagi

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Una quiche dal sapore primaverile, ancora più golosa mangiata in un prato tra le prime margherite. Mentre la preparavo i miei aiutanti sempre al seguito. Granellino voleva dare il suo tocco aggiungendo i fiori di  campo.

La base è una sfoglia che si può perfettamente sostituire a piacere anche con una briseé, al suo interno sono racchiusi degli asparagi sottili, ricoperti da un composto di uova, ricotta e formaggio.

Ingredienti:

1 disco di pasta sfoglia rotonda
250 g di asparagi
100 g di ricotta di bufala
1 uovo
2 cucchiai di latte
Ricotta salta
Raspadura Lodigrana
Sale
Pepe


Lavare e tagliare l’ultima parte del gambo agli asparagi, cuocerli a vapore o nell’astuccio delle verdure Lekuè per la cottura a microonde posizionando sotto il supporto interno in silicone un goccio di acqua.  A una potenza di 680 watt  occorrono  5 minuti di cottura


Stendere la pasta sfoglia  bucherellata con l’apposito rullo o con i rebbi di una forchetta nella teglia di diametro 24 cm, passare il mattarello sul bordo per rimuovere l’eccesso di pasta che verrà conservato per la decorazione, coprirlo con un canovaccio per evitare si secchi.






Battere la ricotta con l'uovo, aggiungere il latte, la ricotta salata grattugiata, sale e pepe. Disporre gli asparagi sul disco e ricoprire con il composto di uovo.  Decorare con la pasta tenuta da parte facendo striscette irregolari, aggiungere un po' di raspadura e pennellare le strisce i bordi con il residuo di uovo rimasto sulla ciotola.






Cuocere a 170°C per circa 45 minuti.

Servire tiepido

Colazione con Teddi

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Vedere i bambini divertirsi è sempre un piacere, un’occasione speciale è stata la Colazione con Teddi, il simpatico orsetto di fattorie Scaldasole, azienda biologica e biodinamica che seleziona frutta e latticini per la preparazione di yogurt, budini e polpa di mela da gustare direttamente dalla confezione che si spreme che tanto adorano i miei bimbi.

Ad accoglierci  le animatrici dello spazio Kikollelab  che hanno saputo intrattenere per tutta la mattina  i bimbi. Al via con un tatuaggio sulla mano dell’orsetto Teddy, una ricca colazione a base di succhi, torte appena sfornate, yogurt, frutta fresca.






Il racconto di una storia ed uno splendido laboratorio creativo: a ciascun bimbo è stata donata una cassettina di legno contenente un album e pastelli ma soprattutto una paletta da giardinaggio, semi di girasole e dei vasetti. Da una cassetta comune si prendeva un po’ di terra per piantare i semini e poi l’innaffio. È stato proprio divertente vederli all'opera.








Poi la sorpresa: è arrivato Teddi, devo dire che zolletta era entusiasta, continuava ad abbracciarselo e a dargli il cinque! Balli a go go e per concludere uno spettacolo con bolle di sapone. Ma non bolle qualsiasi.. bolle giganti in grado di raccogliere al loro interno i bimbi! Una vera magia per i più piccoli!






Ancora più felici quando al momento dei saluti hanno ricevuto una girandola in legno che ora segna il vento nella nostra fioriera.

Io e le ciliegie. Crostata alla confettura

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Credo di non aver mai parlato  apertamente del mio amore per le ciliegie. Mi è sempre piaciuto questo frutto, fin da bambina mi affascinavano tantissimo sia per il loro colore rosso intenso che per il loro picciolo che spesso unisce i due frutti. Da bambina li chiamavo gli orecchini.  Le ho sempre mangiate con moderazione fino al 2013. In quell'anno già nel mese di aprile comincia ad averne una voglia matta, il piccolo Gianluca era nella pancia. Non si trovavano da nessuna parte, non dico al supermercato ma neppure dal fruttivendolo che me le avrebbe vendute con gioia a peso d’oro.
Intorno a metà maggio le trovai, da li fino alla fine della stagione  ne feci una scorpacciata. Più di una volta mi sono fermata a bordo strada a comprare la cassettina da 5kg dai camioncini ambulanti.

Il 12 agosto 2013 è nato Gianluca, cominciai ad occuparmene il giorno seguente (per via di un parto cesareo) e sulla sua pelle candida del polpaccio sinistro spiccava una macchia color rosso rubino leggermente in rilievo. Un piccolo angioma di cui oggi non c’è più traccia, si è riassorbito.

Razionalmente sappiamo tutti che nulla centra ma volevo raccontare questa cosa che mi fa sorridere visto che tutti mi dissero scherzando: “sono le ciliegie…” . Ora che ha 20 mesi si è sbaffato la crostata che ho preparato domenica con la confettura di ciliegie.


Nel mio giardino ne  ho piantato uno questa primavera, una di quelle piante che si trovano in vivaio con il sacchetto.  Quello che sembrava un ramo secco sta cominciando a produrre qualche gemma, non so quanti anni occorreranno per avere i primi frutti  ma ne sono molo affascinata.


Per la frolla:

500 g di farina 00
200 g di zucchero
200 g di burro
2 uova

Per il ripieno:

1 vasetto (330g) di marmellata di ciliegie Rigoni di Asiago

La dose della frolla è più che sufficiente per una crostata grande di 28 cm decorata con le strisce a griglia. Io ho usato un diametro 24 cm e scelto di decorare con dei biscotti a forma di fiore. Con parte della pasta ho preparato dei biscotti per colazione e la restante l’ho conservata in freezer.

Burro e uova sono rimaste a temperatura ambiente per un paio di ore, Ho impasto a fontana miscelando farina e zucchero, uova al centro  e burro  tutt'intorno.


Far riposare la frolla un’oretta in frigo, stendere la pasta, farcire e decorare con strisce o biscotti. Infornare per circa 40 minuti a 170°C. Lasciar raffreddare prima di servire. Ho spolverizzato i fiori con lo zucchero al velo.

Buon week end

Week end in Toscana con i bimbi

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Erano diversi anni che non ci concedevamo qualche giorno per le vacanze di   Pasqua ma quest’anno ne avevamo davvero  voglia,  prima vacanza “itinerante” per granellino.


La meta scelta è stata l’entroterra toscano con le sue colline tinte di verde, alberi in fiore e paesaggi mozzafiato. Relax, natura, borghi storici.

La prima tappa è stato il mare, la Versilia. Ci siamo fermati a pranzo sulla spiaggia a Forte dei Marmi, la scelta è stata dettata dal fatto che fosse la prima località incontrata e dall'orario già inoltrato. La giornata davvero tiepida e meravigliosa ha regalato momenti di gioia ed entusiasmo ai bambini che si rincorrevano sulla spiaggia. Io ho messo i piedi in mare.




Dopo un po' di relax abbiamo proseguito per raggiungere Volterra dove abbiamo pernottato per tre notti in un agriturismo immerso tra i colli. Avevamo un grazioso appartamento in stile rustico dotato di ogni confort e la mezza pensione così da non doverci preoccupare di nulla,  alloggiando fuori dal centro è pratico con i bimbi una soluzione simile. I bimbi si divertivano con gli animali, cani, gatti ma anche caprette ed agnellini.

Il sabato e la domenica li abbiamo dedicati alla visita di San Gimignano e Volterra, due borghi molto graziosi con alcuni musei da visitare come il museo etrusco, dell'alabastro e delle torture che ci siamo risparmiati ;)

Per i bimbi un'esperienza interessante e divertente è stata la visita dell'antica miniera a Montecatini Val di Cecina dove con la guida si fa un piccolo percorso nei cunicoli sotterranei in piena sicurezza anche per i bambini, tutti dotati di elmetto!





Rientrando la tappa  è stata Pisa, piazza dei Miracoli è un vero gioiello.

Non è mancata un po' di spesa gourmet tra pecorini, pici, salame di cinghiale, ottime cene e degustazioni durante la vacanza.. poteva forse mancare questo aspetto?!




Buon 1° maggio,
a presto

Julia

Carne Scozzese IGP

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Nello splendido scenario di Spoon Space, a Turate ha avuto
luogo l’evento sulla carne scozzese: marchio IGP, indicazione geografica protetta
, e marchio di qualità, Quality meeet of Scotland.
Lo chef Spirni  ha cucinato per noi  il manzo
scozzese in tre varianti, il taglio tomahawak sul braciere, lo stracotto al
cioccolato e un arrosto al forno, il  tutto accompagnato da squisite verdure:
carciofi, patate e vignarola laziale.
I principali prodotti esportati nel nostro paese sono
l’agnello ed il manzo. Proprio a quest’ultimo era dedicato l’evento. I tagli
maggiormente commercializzati sono il filetto, il roast beef, la
copertina  e il tomahawak.  Questa carne è reperibile per il consumo
individuale nei punti vendita Bennet e per la grossa distribuzione o per chi ha
partita iva nella catena Metro. La carne arriva da noi già disossata e
sottovuoto per preservarne al meglio la qualità e le proprietà organolettiche.

Dopo una breve presentazione ci siamo dedicati alla
degustazione dei tagli. Le foto parlano da sole.. una carne delicata ma allo
stesso tempo ricca di carattere, tenera  e squisita. Un prodotto davvero
di qualità che merita di essere assaggiato.

A mio parere è fondamentale che la carne sia del giusto
taglio e cotta nel modo corretto poiché una cottura sbagliata ne pregiudica il
gusto ed il sapore. Noi la consumiamo preferibilmente d’estate cotta al
barbecue, d’inverno qualche arrosto o hamburger  che prediligo far
macinare dopo aver scelto il pezzo.
La “prova della verità (gusto e qualità)” la fa sempre mia
figlia.. se è buona la mangia altrimenti sposta il piattino :O
Una splendida serata

Iginio Massari: Cam-on-eat

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Con due amiche bloggalline siamo partite alla volta della
Valle Camonica, direzione Breno, per assistere allo show cooking del grande
maestro Iginio Massari.
La giornata è iniziata con qualche piccola peripezia ma
superati i primi intoppi è stata un’esperienza davvero interessante. Il Maestro
è una persona davvero simpatica, ha dato un sacco di consigli e molte
indicazioni sugli ingredienti, percentuali e grammature. Si è sempre dedicato
alla ricerca e le sue competenze sono davvero eccellenti.
Massari con l’Assessore Ferrarini
Il pomeriggio  facente parte del progetto cam-on-eat è
volto a  valorizzare il territorio , già noto al turismo per la presenza
delle incisioni rupestri dei graffiti camuni, anche sotto il profilo
gastronomico.

Le ricette presentate ricalcano le antiche tradizioni locali
ma sono state rivisitate dal Maestro al fine di innovarle ed adeguarle ai
nostri tempi.
Cinque chef locali hanno cucinato il  seguente menù che
abbiamo degustato nella graziosa sala dell’Accademia Arte e Vita messa a
disposizione delle suore; ottimi vini i.g.t.  offerti  dal Consorzio
della valle hanno accompagnato il tutto.
Bosolà al miele di Valle Camonica con erbe locali
accompagnato da una squisita cremina

Spongada della Valle Camonica  con una crema
leggermente alcolica

Risotto al Silter con funghi trifolati al timo

Bruelade con castagne

Biscotti con farina di schelt
Eccomi con il maestro!
Al termine della serata ci hanno salutato lasciandoci in
dono una bambolina preparata con lo stesso impasto della spongada.  È stata davvero una bella esperienza.

Colomba Pasquale con lievito di birra. Tanti auguri

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Mancano
pochi giorni a Pasqua, per chi non ha la pasta madre è impossibile realizzarla
per tempo perciò vi propongo questa ricetta con il lievito di birra. La ricetta
di Viva la focaccia è stata leggermente modificata riducendo i canditi,
modificando gli aromi  e la farcitura.

 La
ricetta, abbastanza laboriosa richiede la preparazione in 4 tempi 
formando da prima la biga ed aggiungendo nei tre passaggi successivi i vari
ingredienti avendo cura di far lievitare l’impasto tra le varie fasi. Con
queste dosi si ottiene una colomba adatta per lo stampo da 1kg o due da 500 g,
alternativamente si possono usare i singoli stampini che hanno una pezzatura da
100 g ciascuno. Primo Impasto:
40 g Farina Manitoba (w350)
40 g latte
20 g lievito di birra

Secondo impasto:
Il primo Impasto
100 g Farina Manitoba (w350)
130 g Acqua tiepida

Terzo impasto:
Il secondo impasto
100 g Farina Manitoba (w350)
20 g burro
20 g zucchero

Quarto impasto:
210 g Farina Manitoba (w350)
120 g uova (circa 2)
80 g burro
75g di scorza di arancio
120 g zucchero
5 g sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 fialetta di aroma di limone

Glassa:
23 g Mandorle  tritate
75 g Zucchero Semolato
30 g Albume

Farcitura Colomba Pasquale:
15-20 mandorle pelate
Granella di zucchero

Sciogliere il
lievito nel latte tiepido ed aggiungere 40 g di farina, Impastare per pochi
minuti con un cucchiaio. Coprire e lasciate lievitare per 20 minuti in un luogo
tiepido (per esempio nel forno spento con la luce)

Fase 2
Sciogliere il
primo impasto in 130g di acqua tiepida, aggiungere 100 g di farina impastando
sempre a mano. Coprire e far lievitare per 40 minuti.

Fase 3
Usando
l’impastatrice, aggiungere 20 g di zucchero al secondo impasto, successivamente
a poco a poco 100 g di farina. Quando la farina e lo zucchero sono assorbiti,
aggiungere sempre poco alla volta 20 g di burro a pezzettini a temperatura
ambiente
Impastate fino a
quando l’impasto incorda bene e la pasta si stacca dalla ciotola. Coprire e
fare lievitare per 60 minuti

Fase 4
Aggiungere 120g
di zucchero al terzo impasto, impastare ed aggiungere 210g di farina.
Aggiungere le uova una alla volta, il sale e gli aromi
Impastate fino a
che le uova non sono state assorbite. Non andate nel panico se l’impasto sembra
un disastro durante questa fase. Pian pianino si incorderà’ e assorbirà’ il
liquido delle uova. A questo punto aggiungere poco alla volta 80g di burro a
pezzettini a temperatura ambiente.
Impastate fino a che la pasta si stacca dalla ciotola e risulta molto raffinata
ed elastica. L’impasto fino a questo punto dovrebbe richiedere circa 40
minuti). Aggiungere i canditi
Impastate per
2-3 minuti a bassa velocità’ per evitare che i canditi di disfino nell’impasto.
Coprire e lasciar lievitare fino a che l’impasto non raddoppia di volume (dai
75 ai 120 minuti) a seconda della temperatura.


Formatura Colomba Pasquale
Rovesciate la
pasta sul tavolo di lavoro e schiacciatela per sgonfiarla, Dividerte la pasta
in tre pezzi. Il primo un po’ più’ grosso della meta’ (il corpo) poi dividete
la parte restante in due parti uguali (le ali).
Piegate il corpo della colomba su
se stessa due volte, cercate di fare la pancia della colomba più’ grossa della
cosa e della testa; fate lo stesso
per le ali. 
Disponete il
tutto in uno stampo da colomba da 1 Kg.

Mettete a
lievitare in un luogo al riparo dagli spifferi.
Io la faccio
lievitare nel forno spento con la luce accesa ed un pentolino di acqua bollente
per tenere l’ambiente umido ed evitare che si formi la crosta

Lasciate
lievitare per circa 60 minuti (dovrebbe quasi raddoppiare di nuovo).

Preparazione
Glassa Colomba Pasquale
Tritate le
mandorle con lo zucchero fino ad ottenere una polvere senza grumi. Aggiungete
l’albume e montate il tutto

La glassa deve
risultare piuttosto cremosa. Se e’ troppo liquida, aggiungete un po’ di
zucchero
Usando un
pennello in silicone spalmare la glassa su tutta la superficie della colomba. Disporre le mandorle e la granella di zucchero.

Cuocere a 170°C per circa 45/ 50 minuti.
Far raffreddare a testa in giù e prima di servire spolverizzare con lo zucchero al velo.

Una serena Pasqua a tutti voi

Piada integrale, tomini e zucchine grigliate

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Un piatto veloce, completo che richiede poco tempo… pochi
giorni di vacanza e poca la voglia di tornare alla quotidianità.. il lavoro, la
casa, la scuola.. ancora voglia di crogiolarsi nel letto, di non prendere
impegni e di stare solo fuori all’aria aperta, i fiori che sbocciano, le prime
gemme sugli alberi da frutto, voglia di sognare..
Un paio di zucchine lavate, private della parte iniziale e
finale, tagliate a fette sottili con il pelapatate. La bistecchiera ben calda e
leggermente oliata. Pochi secondi su entrambi i lati.
I tomini cotti sulla medesima bistecchiera  un paio di
minuti per sprigionare l’aroma e far sciogliere il formaggio all’interno.
Ad accompagnare il tutto della piadina integrale, avevo in
casa la miscela integrale  “In forno subito” per torte salate e
piadine  (farina di grano tenero tipo
“0”, farina di frumento integrale, crusca d’avena, fibra d’avena,
fecola di patate, sale, lievito secco) a cui ho aggiunto 150 ml di acqua e 60
ml di olio evo.
Ho impastato a mano, lasciato
riposare una decina di minuti e diviso l’impasto in cinque palline. Le ho
coperte e lasciate lievitare per circa quaranta minuti (in confezione ne
indicano necessari soltanto dieci). Ho steso con il mattarello e fatto cuocere
su una padella antiaderente molto calda per alcuni minuti su entrambi i lati.
Ad occhio si capisce quando è cotta, si gonfia in alcuni punti e brunisce.

Il gusto di questo piatto è dato dal mix di sapori che vanno
gustati caldi, consiglio la preparazione delle zucchine e delle piade in
anticipo. Queste ultime si posso riscaldare pochi secondi prima di servirle; il
tomino va consumato appena tolto dal fuoco.

Madeleines agli agrumi

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Era veramente un sacco di tempo che volevo fare questi
dolcetti ma tra una cosa e l’altra ho sempre rimandato.. complice una splendida
foto in copertina sul nuovo giornale di cucina edito dal mio supermercato e
distribuito gratuitamente ho cercato il mio stampo e mi sono messa all’opera.
La lungimiranza mi ha fatto dimezzare le dosi, lo stampo
accoglie 9 madeleines ed ho infornato 3 volte.
Ingredienti per circa 27 pezzi:
90 g farina 00
70 g zucchero 
2 uova
75 g burro
1/2 cucchiaino lievito in polvere
scorza di limone
scorza di arancia
pizzico di sale
Battere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungere la farina setacciata insieme al lievito e le
scorze di agrumi.
Far fondere il burro a bagnomaria, lasciarlo intiepidire ed aggiungerlo a filo al composto continuando a montare.
Lasciar riposare la pastella in frigorifero per almeno
un’ora.
Imburrare leggermente lo stampo, disporre un cucchiaio di
impasto in ogni incavo (i 2/3 circa) ed infornare per circa 10 minuti a 180°C.
Dovendo fare più infornate con il medesimo stampo ho messo i
dolcetti in freezer per uno/due minuti circa, si sono subito raffreddati ed ho
potuto sfornarli immediatamente. Lavato lo stampo e via di nuovo per un’altra
volta! Stesso procedimento per la terza volta!

Le ho leggermente spolverizzate con lo zucchero al velo.
Pentita di non averle fatte prima. Si conservano in un contenitore ermetico,
anche i bimbi le adorano. Rimangono morbide e leggermente spugnose.
Stampo Pavonidea
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